Centro sociale-Comitato
di quartiere Infernetto: ecco chi siamo
Molti dei nuovi abitanti
dell'Infernetto si chiederanno chi sono coloro che si impegnano nel Centro sociale-Comitato
di quartiere Infernetto.
La nostra storia è lunga:
- Siamo quelli che
nel lontano 1970 coordinarono gli abitanti del quartiere per respingere le
ruspe inviate dal Pretore Infelisi per demolire le nostre case.
- Siamo quelli che nel
1973 con le loro dimostrazioni ottennero dal Comune di Roma (Ass. Pala) la
prima scuola materna ed elementare in via Torcegno (oggi ancora funzionanti).
- Siamo quelli che negli
anni '80 con il Sindaco Petroselli ottennero la perimetrazione delle case
esistenti, la scuola elementare (oggi Media Mozart) in via Castelporziano,
la rete idrica e fognante.
- Siamo quelli che ottennero
dall'Ass. alla Sanità Franca Prisco l'allaccio alla rete idrica in deroga
alla Legge Merli in attesa dell'allaccio alla rete fognante.
- Siamo quelli che organizzavano
ripetuti viaggi in pullman in Campidoglio e all'ACEA per chiedere l'allaccio
alla rete fognante. Arrivammo ad occupare per un'intera notte la sala del
Consiglio comunale in Campidoglio per costringere l'allora Sindaco Signorello
ad avviare gli allacci che ottenemmo nel 1990.
- Siamo quelli che si
recavano in pullman in via Merulana (Assessorato alla Sanità) per chiedere
la Farmacia comunale.
- Siamo quelli che con
la Giunta Carraro (Ass. all'Urbanistica Gerace), iniziarono la richiesta per
il Piano particolareggiato (poi approvato nel 1994 con il Sindaco Rutelli,
Assessore all'Urbanistica Cecchini), strumento urbanistico che avrebbe dovuto
dare un assetto al quartiere con i lotti legalmente edificati e le aree ai
vari servizi individuate e utilizzate (ma ahinoi…).
- Siamo quelli che contestarono
con manifestazioni popolari gli alti costi del Condono edilizio del 1985 e
del 1995.
- Siamo quelli che costituirono
l'Associazione di autorecupero a scomputo degli oneri concessori per poter
realizzare opere pubbliche (vedi via Stradella, via Giordano, via Castrucci,
via Pasquini).
- Siamo quelli che lottarono
e lottano ancora per l'edilizia scolastica, l'illuminazione pubblica, contro
gli alti oneri del vincolo paesistico, l'asfaltatura delle strade (alcune
sistemate a spese dei frontisti che si autotassarono volontariamente per non
vivere nelle polvere, al contrario di quanto sostiene qualche malinformato
capace solo di lamentarsi sulla stampa locale dello stato del proprio "orticello").
- Siamo quelli che dal
1985, con il lavoro volontario, hanno trasformato un'area destinata a verde
pubblico e allora solo una discarica, nel primo se pur modesto parco pubblico
dell'Infernetto, con giochi per bambini, pista di pattinaggio, campo di bocce,
panchine, cura del verde.
In questo
spazio di via Stradella è ubicata la nostra sede, dove siamo presenti nei
giorni lunedì, mercoledì e venerdì dalle 16 alle 18 per dare informazioni
e ricevere consigli e proposte serie di collaborazione.