Tutta la vera storia di un liceo che ancora non si fa

Ci piace raccontarvi una bella storia che, siamo sicuri, avra’ un lieto fine, anche se al momento il lieto fine pare molto, molto lontano. Parliamo del nuovo edificio per un istituto superiore polifunzionale all’Infernetto, (leggasi LICEO).

Come sempre si tratta dei sospirati servizi pubblici; ancora, come sempre, in una zona “O”.. Una zona tra le tante altre della gigantesca e mai decentrata periferia romana, dove nonostante milioni e milioni di Euro tra tasse, contribuiti ed oneri versati nelle voraci casse Comunali i cittadini vengono trattati come “senzadiritti”, da ex abusivi, come se fossero profondamente diversi da quelli che abitano a Prati o nella vicina, per esempio, Via delle Canarie. Dove le Amministrazioni da diversi lustri intervengono con legalita’ e trasparenza ma i cittadini sono spesso trattati come un “ popolo bue” che puo’ bersi tutte le sciocchezze che un qualsiasi funzionario azzecca garbugli pensa di rifilargli .

La storia nasce tanto tempo fa, quando i cittadini si mettono insieme e raccolgono le firme e le presentano ad un Assessore per chiedere quello che in un paese normale sarebbe un diritto acclarato che non sarebbe necessario richiedere con forza e passione. Da noi invece occorre raccogliere firme e presentare petizioni. La cosa che rende ancora piu’ “surreale” la facenda e che , da noi, quando gli assessori “fanno proprie” le richieste dei cittadini ci fanno anche una bella figura!

Ma andiamo avanti.

- Anno 2003: petizione popolare per chiedere all’Ass. della Provincia di Roma, Daniela Monteforte, l’edificazione di un istituto superiore nel quartiere; negli uffici di urbanistica del Comune di Roma si visiono’ la planimetria del PRG ( vedi articolo apparso su Castelporziano News a ottobre 2004, ). Viene indicata un’ area di 2 ettari destinata dal PP a scuola ( Via Giordano – Via Lulli) di proprietà Coop. Casa Mia.
Cos’e’ la Coop. CASA MIA . Quelli che conoscono le vicende dell’entroterra la incontrano spesso sul proprio cammino. E’ una delle Coop. che si costitui appena dopo la guerra per la lottizzazione di molte parti del nostro municipio .
La vita della Coop. e’ stata un intenso susseguirsi di opere di “ pianificazioni urbanistiche spontanee” il cui modello e’ stato la base del fenomeno dell’abusivismo edilizio nella periferia di Roma nel dopoguerra (ed anche molto dopo ahi noi!). Nelle aree lottizzate sono rimasti brandelli di territorio non assegnati e “figli di nessuno”.
In alcune aree di prop. CASA MIA, i soliti sciacalli, applicando il principio tanto caro ad alcuni “imprenditori” locali che utilizzano il sistema consolidato della “privatizzazione degli utili e la collettivizzazione delle perdite” hanno promosso azioni di usucapione inpossessandosi del bene collettivo. In altre aree di prop. CASA MIA, (scampate agli sciacalli) nel corso della Pianificazione e la redazione dei Piani delle zone “O” , la Amministrazione ha piazzato i servizi pubblici .
Tra queste a puro titolo di esempio tra tante tante altre troviamo : Piazza Fratelli Palma a Saline (destinata a Centro Sociale e verde pubblico) ma anche l’area di cui narriamo. Area di 2 ettari destinata dal PP a scuola ( Via Giordano – Via Lulli) di proprietà Coop. Casa Mia.

- Dopo numerosi incontri con gli uffici del Comune di Roma ( Urbanistica – Avvocatura – XIX Dipartimento – Provincia – Segreteria Assessorato Stefano la Riccia – Direttore Dipartimento arch. Costantini – Avv. Albanese) a titolo di collaborazione il C. di Q. incarica un avvocato a proprie spese per la ricerca di tutti gli atti relativi al Coop. Casa Mia .

- Grazie alle dafatiganti e costose ricerche messe in campo dal CdiQ Infernetto e dai suoi Avvocati ad oggi possiamo dire che la Coop. E’ stata costituita nel 1945 ed e’ stata posta in liquidazione coatta amministrativa con decreto del Ministro Donat Catten nel 1970.

- Giugno 2006: la Provincia, nella persona dell’arch. Costantini comunica ai vari uffici l’avvio delle procedure di accesso all’area. Grazie alla tenacia di Adriana Bordoni e di tutto il C di Q infernetto, la lettura attenta della documentazione fa intravedere alla Amministrazione la possibilita’ di attuare quello che la Amministrazione stessa aveva pianificato per l’Infernetto: realizzare in un’area di proprieta’ collettiva la Scuola Superiore.
E come si fa’ : si pubblicizza con manifesti, sui giornali, con tutti i tanti mezzi di comunicazione disponibili la intenzione dellla Ammnistrazione Comunale di entrare in possesso di un’area che , apparentemente, nessuno puo’ dimostrare di possedere , se non che come bene collettivo e quindi utile a farne un servizio pubblico. Per maggior prudenza si accantonano dei fondi da destinare alla copertura di un eventuale pagamento di un qualsiasi eventuale improbabile proprietario. Tutto questo viene fatto, tant’e’ che : - Ottobre 2006: sul giornale Il Messaggero appare avviso pubblico .

- La cosa rappresentava una novita’ rilevante, tanto che tutti quelli che si trovavano in borgate dove la previsione urbanistica incontrava le proprieta’ della Coop. CASA MIA o di altre Coop.ve Lottizzatrici , cominciavano ad avere una qualche speranza. Infatti, a nostro avviso, prevedere di realizzare un servizio pubblico su aree dove per cavilli amministrativi non sara’ possibile vedere mai niente e’ ancora piu’ grave che non realizzare semplicenente niente. Vi e’ una specie di diabolica perfidia. Ma intanto l’azione della Amministrazione andava avanti e successivamente :

- Dicembre 2006: decreto di esproprio affisso all’Albo pretorio del Comune di Roma e successivamente del XIII Municipio. Sede legale: Via G. Minervini, 55 00119 Roma e-mail: gruppozone.o@tiscali.it Fax 06359175 Le procedure vanno avanti e maturano effetti , danno l’impressione che l’azione dei cittadini pur se con tempi inspiegabilmente lunghi ( la raccolta di firme e’ di 4 anni prima! ) puo’ produrre un qualche effetto.

- A metà anno 2007 eseguite operazioni di rilievo planimetrico, sondaggi geognostici, indagini archeologiche e di frazionamento delle aree oggetto dell’intervento. I cittadini vedono i primi macchinari, gente che si aggira sull’area pubblica, si parla della possibilita’ concreta di poter andare al Liceo dell’Infernetto! E’ certamente vero, la Amminiatrazione sta’ gia’ spendendo soldi per questi lavori! Si comincia a sperare che non costi poi tanto visto che forse non occorrera’ realizzare fondazioni particolari, il terreno e’ buono! Non si e’ trovato nulla di antico, non ci sono ville, ruderi o tombe che potrebbero rallentare la realizzazione dell’opera.

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Sin qui la storia, come avete visto, per certi versi entusiasmante. Ora comincia l’attualita’ : nel corso della campagna elettorale per l’elezione della nuova compagine amministrativa provinciale (marzo/aprile scorso) si e’ cominciato a parlare della possibilita’/necessita’/ opportunita’ di spostare la edificazione del Liceo. Dopo tanti e forse troppi ………….non so, ………….non mi pare, …………….vediamo !!!
Siamo venuti in possesso del documento che integralmente riportiamo.

Una lettera del Direttore del Dip. X della Provincia di Roma (Arch. Leonardo Toppi) al Dott. Antonio Cavicchia della segreteria del Presidente Zingaretti.

Al Dott. Antonio Cavicchia

Oggetto: Nuovo Istituto Polifunzionale nel Comune di Roma – Municipio XIII – loc. Infernetto Localizzazione dell’intervento. Per la realizzazione del Nuovo Istituto Scolastico Polifunzionale nel XIII Municipio – loc.“Infernetto”

Per la realizzazione del Nuovo Istituto Scolastico Polifunzionale nel XIII Municipio – loc.“Infernetto”, fu proposta dall’assessorato alle Politiche per la Scuola un’area all’interno di “Infernetto” ( in catasto Fg. 1116- part. 1820) , già di proprietà della cooperativa “Casa Mia”, non lottizzata, e destinata dal P.R.G. del Comune di Roma a “verde pubblico e servizi pubblici di livello locale”.
Difficoltà legate alla individuazione della proprietà di detta area hanno impedito l’avvio delle procedure di esproprio della stessa. Questi uffici, in esito all’approvazione del nuovo P.R.G. del Comune di Roma hanno riscontrato che l’area ha mantenuto la destinazione prevista dal precedente P.R.G. ed in particolare dal P. Particolareggiato del nucleo n° 51/O ( Servizi pubblici di livello locale – es: scuole elementari e medie inferiori). Detta destinazione di zona comporta la necessità di predisporre una “variante puntuale di P.R.G. da sottoporre alla Regione Lazio per l’approvazione; conseguentemente potrà essere redatto il progetto esecutivo dell’intervento. Considerate le difficoltà di avvio delle procedure di esproprio e la necessità di redigere la variante di P.R.G. ed il conseguente prolungamento dell’iter di approvazione del progetto esecutivo, questo ufficio ha ritenuto di effettuare presso il Dip. X una riunione tra tecnici comunali, provinciali e del Mun. XIII da cui è emersa la opportunità di una diversa localizzazione dell’intervento; in tal senso ha provveduto a nuove visure presso gli uffici comunali del P.R.G. e presso il N.C.E.U.; in esito a dette indagini è stata individuata un’area all’interno dell’abitato di “Infernetto” ( in catasto Fg. 1115 – part. 3132 ); destinata dal nuovo P.R.G. a “ Servizi pubblici di livello urbano “, tra i quali servizi pubblici rientrano scuole di istruzione superiore; risulta essere area preordinata all’esproprio e di proprietà privata. In conclusione sulla base delle considerazione e valutazioni sopradescritte, questo ufficio ritiene che l’intervento possa essere localizzato nell’area in oggetto di nuova individuazione, in quanto la medesima risulta comunque meglio ubicata all’interno di un comparto che è già dotato di scuole elementari e medie ed è meglio servita dai mezzi pubblici di trasporto in quanto prospiciente la Via E. Wolf Ferrari collegata con l’asse C.Colombo.

IL DIRETTORE DEL DIP. X Arch. Leonardo Toppi



Tralasciando di trattare la gravita’ oggettiva del fatto che 5 anni di attivita’ sono compediati nella lettera dalla frase: “Difficoltà legate alla individuazione della proprietà di detta area hanno impedito l’avvio delle procedure di esproprio della stessa”, crediamo doveroso da parte nostra chiedere all’arch. Toppi il nome del responsabile del procedimento nominato ai sensi dell’art. 1 della L. 241del 1990 . A questo signore (invocando sempre la L. 241del 1990 ), tralasciando di trattare del tempo speracato in incontri, telefonate e studi negli ultimi 5 anni, poniamo le seguenti domande : Sulla base di quale Determinazione sono stati spesi fondi pubblici sprecati per il rilievo planimetrico dell’area, i sondaggi geognostici, le indagini archeologiche ed il frazionamento delle aree oggetto dell’intervento poi scopertosi non realizzabile? . Quali saranno i costi a carico della collettivita’ per pagare “ l’area all’interno all’abitato di “Infernetto” ( in catasto Fg. 1115 – part. 3132 ); destinata dal nuovo P.R.G. a “ Servizi pubblici di livello urbano “, tra i quali servizi pubblici rientrano scuole di istruzione superiore che risulta essere area preordinata all’esproprio e di proprietà privata” ? Di chi e’ la proprieta’ dell’area dove sarebbe possibile ed opportuno realizzare il Liceo? Siamo certi che il nuovo e bravo Presidente della Provincia di Roma interverra’ per dare risposte definitive e chiare ai cittadini e fara’ in modo che questa, iniziata come una bella storia , abbia un lieto fine

 

Grazie dell’attenzione
Franco De Luca