Carissimi, come sapete, l’azione intensa dei Cdq e dei Consorzi di Ostia
Antica, Saline, Bagnoletto, Longarina, Casal Bernocchi, Infernetto, Tre
Pizzi Bagnolo, Acilia, Villaggio Africa , Aurora , la vecchia associazione
GRUPPO ZONE O nel corso degli anni che partono dall’evento del 2002 fino
ai giorni nostri con le ultime iniziative della Ass. LA CITTA’ DI TUTTI
del 23 novembre ha costituito per la amministrazione pungolo per produrre
quello che in queste settimane troverete pubblicato sul http://www.risorse-spa.it/it/component/content/article/88-attivita/risanamento-idraulico/563-piano-di-risanamento-idraulico-del-municipio-xiii
Oggettivamente la Amministrazione per il tramite dell’Assessore Fabrizio
GHERA ha prodotto e fatto pubblicare quello che da quasi 10 anni chiediamo
.
IL PIANO DI RISANAMENTO IDRAULICO DEL XIII MUNICIPIO è stato pubblicato,
senza grande pubblicità. Redatto da RISORSE PER ROMA per conto dell’Assessorato
ai LL.PP. del Comune di Roma è il frutto di un lungo lavoro, ed io mi
sento di dire ….anche nostro.
Lavoro anche di contrasto con chi ha avuto sempre come unico obbiettivo
demagogico quello di mettere tutti contro tutti per ritagliarsi un piccolo
spazio di visibilità. Ha ragione MARCO SALVI quando dice tra l’altro ………..”Ho
assistito per anni alle promesse degli amministratori in carica e ai discorsi
indignati delle opposizioni; e se le opposizioni diventavano maggioranza
cominciavano a promettere, mentre gli ex amministratori diventati opposizione
cominciavano ad indignarsi…………”
Ora però, a mio parere, siamo in una condizione diversa rispetto a qualche
anno fa, impercettibilmente diversa ma … diversa.! Spero di non essere
troppo ottimista ma ora siamo nella condizione di avere uno strumento
tecnico che fotografa realisticamente la realtà dei fatti, indica quali
sono le ragioni degli allagamenti, descrive le modalità di intervento,
quantifica i costi.
A me pare che l’analisi dello stato dei fatti e le ragioni degli allagamenti,
per la prima volta, siano le stesse che denunciamo noi da anni. Condivido
quanto dice Giancarlo Gilardi e non tutti gli interventi previsti sono
corretti, sarà nostra cura chiedere di intervenire nel corso della PROGETTAZIONE
ESECUTIVA. Certamente non tutto il contenuto del PIANO è condivisibile
ma è il PIANO DI RISANAMENTO IDRAULICO DELL’INTERO ENTROTERRA.
Come giusto, assegna al CBTAR all’ARDIS ed all’ACEA Spa il ruolo di protagonista.
Prefigura un importo generale di spesa per opere, mostruoso, ma raggiungibile
: 644 milioni di €.
Chiunque intenderà prodigarsi per aggiungere ai soli 8 milioni di Euro
disponibili, si dia da fare.
Riporto alcune considerazioni che ho tratto dalla lettura
del PIANO PER LA REDAZIONE DEL PIANO SI E’ PROCEDUTO COME SEGUE:
· E’ stata eseguita una approfondita analisi delle normative di riferimento
e degli enti competenti;
· Nonché una analisi delle caratteristiche urbanistiche dell’esistente;
· Oltre che l’esame delle previsioni urbanistiche di insediamento;
· Si è suddivisa l’area di intervento in micro bacini, in modo da consentire
flessibilità e differibilità negli interventi esecutivi conseguenti;
· Si é tenuto conto degli studi idraulici del CBTAR e dell’ARDIS e delle
loro previsioni di intervento;
· Si è proceduto nelle previsioni di intervento nel rispetto del principio
della INVARIANZA IDRAULICA(1) Il PROGETTO PRELIMINARE prevede interventi
in un ‘area complessiva pari a circa 2.570 Ha (ettari) per le zone di
: BAGNOLO, BAGNOLETTO, DRAGONA, OSTIA ANTICA, SALINE, ACILIA NORD, CENTRO
GIANO,. VITINIA, STAGNI, CASTEL FUSANO, CASAL BERNOCCHI, ACILIA SUD, INFERNETTO.
Per un impegno complessivo di €. 643.075.00,00 (643 milioni) pari a circa
250 mila € per ettaro di spesa media .
L’esame finale del progetto che inizia con la sua pubblicazione, sentiti
tutti gli enti coinvolti il R.del P. raccoglierà i pareri .
Tale raccolta di pareri porterà alla approvazione del PROGETTO PRELIMINARE.
Riporto qui alcune considerazioni tratte dai miei appunti raccolti nel
corso di questi anni:
(1) necessità del rispetto assoluto del “Principio di Invarianza Idraulica”,
in quanto l’area non sopporta nessun tipo di apporto ulteriore;
(2) L’Autorità di Bacino è preoccupata dello scarico a Tevere del
Canale Ostiense invertito in quanto aumenta la portata del Fiume e quindi
i problemi legati dell’area di esondazione di Ostia;
(3) L’A. di B. del Tevere aveva dato parere positivo al PRU di Ostia (art.
2) a condizione che fosse aumentata l’altezza degli argini;
(4) Secondo il XIII Municipio l’opera di aumento dell’altezza degli argini
si sta procedendo a progettare.
(5) L’A.di B. è preoccupatissima della prevista piena del DUECENTENARIO
che dovrebbe avere carattere devastante !!!!!!!!!!?
(6) Sono previsti interventi per la ricostruzione delle zone umide lungo
il canale Palocco in area Riserva del Presidente per consentire la eventuale
esondazione del Canale Palocco e la ricostruzione della falda freatica
che per colpa nello svuotamento per l’emungimento viene sostituita dal
“cuneo salino” che avanza dal mare facendo soffrire gli alberi della foresta
presidenziale
(7) E’ possibile introdurre nelle NTA dei piani in scadenza o di quelli,
come i Toponimi , in redazione le “raccomandazioni” del legate al Piano
per la Sicurezza Idraulica.
Successivamente, nel termine di 1 o 2 mesi, il relatore
del Piano incaricherà Risorse per Roma di redigere uno STUDIO DI FATTIBILITA
con PROGETTO DEFINITIVO per un intervento in un’area le cui condizioni,
hanno carattere di necessità ed urgenza tale da poterne prevedere la attuazione
prioritaria. In tale PROGETTO DEFINITIVO saranno impegnate le uniche risorse
disponibili per ora pari a €. 8 milioni . In allegato al PROGETTO DEFINITIVO
R per R ha anticipato che riporterà alcune RACCOMANDAZIONI ESECUTIVE che
potranno esser “fatte proprie” dalla Amministrazione che potranno essere
utilizzate oltre che per il rilascio delle autorizzazioni per i nuovi
interenti nell’area anche per vere e proprie PRESCRIZIONI DI INTERVENTO
sulla edilizia esistente per evitare il ripetersi di danni ed incidenti
già avvenuti .
Tali PRESCRIZIONI DI INTERVENTO riguarderanno il divieto di realizzare
nuovi e la necessità di interrare i locali interrati esistenti, l’impermeabilizzazione
dei suoli, le fasce di rispetto dei canali, il recupero delle acque, i
drenaggi, i coefficienti di deflusso (in alcuni casi tali norme sono contenute
già nella DCC di Roma n. 48/ 2006 e nella L.Regione Lazio n. 6/2008)
Dalla lettura della documentazione appare l’idea che il R del P abbia
un’idea circa le priorità da perseguire nella redazione del PROGETTO DEFINITIVO
confortato in questa posizione dal XIII Municipio:
· tenuto conto della possibilità di stanziare da parte della A. Comunale,
risorse dedicate dirette al dragaggio del Canale dei Pescatori;
· vista che le previsioni di attuazione dell’art. 2 di Ostia Ponente prevedono
l’innalzamento degli argini del Tevere;
· considerato che sono previsti interventi per la ricostruzione delle
zone umide a servizio del Canale Palocco e della sua eventuale esondazione;
· tenuto conto che l’area di maggiore depressione dove possono prodursi
i maggiori pericoli è la zona di Stagni di Ostia;
· tenuto conto che il CBTAR ha progettato ed ha in previsione di eseguire
l’inversione di pendenza del Canale Ostiense per il suo scarico a Tevere
; il R .del P., a garanzia della zona maggiormente esposta ed in pericolo,
al fine di sgravare il bacino idraulico di STAGNI da apporti che da monte
possono produrre danni, crede che l’intervento prioritario debba essere
eseguito a SALINE. Le motivazioni credo siano del tutto condivisibili
se le premesse fossero del tutto vere . Purtroppo non è cosi e pertanto,
la mia personale posizione é che le poche risorse disponibili vengano
spese li dove concorrono alla sicurezza di tutta la parte più depressa
dell’entroterra di Ostia.
La zona delle acque basse ha come esito a mare il Canale dei Pescatori
che, come noto, ha subito l’interramento che ha portato la foce da una
profondità di ml. 3,50 (anni ’30 del novecento) ai 70 cm di oggi. Pertanto
le scarse risorse a mio parere dovranno essere impegnate per la pulizia
del CANALE DEI PESCATORI , proseguendo nella attività di sistemazione
idraulica verso monte mettendo in sicurezza con interventi all’interno
dei micro bacini risalendo la pendenza dei canali.
Ma questo, credo debba essere argomento delle nostre prossime riunioni
per far emergere una posizione condivisa e ragionevole. Speriamo che la
Amministrazione e la Politica non si faccia tirare per la giacca da chi
urla più forte e da chi minaccia sbraita e urla perché le sue posizioni
sono deboli.
L’occasione di confronto offerta dalla Commissione Trasparenza e Garanzia
(che ricordo essere riunioni pubbliche a cui tutti possono partecipare
) è una occasione da non perdere, peccato quella di oggi sia stata annullata
, occorrerà essere presenti ed uniti alla prossima convocazione. Occorrerà
partecipare in modo che tutte le Amministrazioni invitate a portare il
loro contribuito ci informino circa le reazioni e gli atteggiamenti che
intendono tenere nei confronti del nuovo strumento operativo. Io credo
che la piattaforma rivendicativa che abbiamo sottoscritto e per la quale
si sono raccolte le firme dei cittadini vada sostenuta e rafforzata; brevemente
la ricordo:
· RITIRO DELLE DELIBERE URBANISTICHE IN DISCUSSIONE NELL’ASSEMBLEA CAPITOLINA
· RICALIBRATURA DEI CANALI E POTENZIAMENTO DELLE IDROVORE
· REALIZZAZIONE DELLA RETE DI RACCOLTA DELLE ACQUE PIOVANE NEI QUARTIERI
CON LO STRUMENTO DEI P.P. E DEI TOPONIMI
· APPLICAZIONE DEL DIVIETO DI IMBOCCO IN FOGNA DELLE ACQUE PIOVANE E DEMOLIZIONE
DELLE OPERE ABUSIVE CHE IMPEDISCONO LA PULIZIA DEI CANALI
· MANUTENZIONE DELLE CADITOIE E DEI TOMBINI
· PARTECIPAZIONE DEI COMITATI ALLA GESTIONE DEL CBTAR
· CREAZIONE DI UNA CABINA DI REGIA UNICA A DIFESA DEL SUOLO CON I RAPPRESENTATINTI
DI ASSOCIAZIONI, COMITATI E CONSORZI
Come è emerso nel corso di incontri tenuti tra Ostia Antica, Saline, Bagnoletto
, in attesa che si metta mano all’intera realizzazione delle opere, considerato
il ripetersi alle prime piogge di nuovi allagamenti , in via preliminare
occorrerà perseguire 3 obbiettivi temporanei ed urgenti :
· GARANZIA DI PRESENZA DI ALCUNI IMPIANTI IDROVORI MOBILI IN PROSSIMITA’
DEGLI IMPIANTI DI SOLLEVAMENTO DEL CBTAR E DI SFIORO DELL’ACEA CHE MANIFESTANO
UN INDISCUTIBILE BISOGNO DI AUSILIO, OLTRE CHE IN QUEI PUNTI COSPICUI
DOVE SI MANIFESTA L’ESONDAZIONE AD OGNI OCCASIONE (via scartazzini, villaggio
africa , via albosaggia, via vignato, via alaleona ecc. )
· GARANTIRE LA PRESENZA PREVENTIVA DI REPARTI DELLA PROTEZIONE CIVILE
AD OGNI “ALLERTA METEO” NELLE AREE SOGGETTE AD ESONDAZIONE;
· GARANTIRE IL PASSAGGIO DELL’A.M.A. PER LA PULIZIA E LA DISINFESTAZIONE
DOPO OGNI ALLAGAMENTO.
Franco De Luca
(1)INVARIANZA IDRAULICA: Il principio dell’invarianza
idraulica sancisce che la portata al colmo di piena risultante dal drenaggio
di un’area debba essere costante prima e dopo la trasformazione dell’uso
del suolo in quell’area. In parole più povere : calcolato e/o misurato
quanta quantità di acqua un terreno non edificato, sottoposto ad un regime
di pioggia “pesante” , dopo aver assorbito tutto quanti possibile, rilascia
all’esterno (canali condotte ecc) , si a invarianza idraulica se una volta
edificato lo stesso terreno rilascia all’esterno la stessa quantità d’acqua
nello stesso tempo.
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