Sono passate meno di 24 ore dalla pubblicazione su FB della mia nota "Lo schiaffo di Alemanno al XIII Municipio: 170 mila metri cubi di nuovo cemento a Infernetto e Madonnetta, zero servizi pubblici".

Una nota che serviva in primo luogo a rendere pubblico il contenuto della prima grande manovra urbanistica dell'era Alemanno, che coinvolgerà 5 aree del nostro territorio, con l'edificazione di case (per l'esattezza 2055 stanze) e senza la previsione di servizi pubblici (scuole in primis) e di nuova viabilità.

Una nota che serviva anche a lanciare un appello trasversale, "senza bandiere politiche", per promuovere una mobilitazione di tutto il nostro territorio, contro una scelta calata dall'alto e che vede contrari anche i consiglieri locali della destra.

Ritenevo e ritengo che sui contenuti urbanistici di queste Delibere, votate dalla Giunta Alemanno lo scorso 7 ottobre, ci sia poco spazio per le interpretazioni e/o la propaganda politica. Li ho riassunti nella mia nota e non sono stati smentiti, anche perchè i numeri sono poco opinabili.

Per essere ancora più preciso, e sgombrare ulteriormente il campo da ogni logica strumentale e di parte, ho ricordato anche che fu l'amministrazione di centrosinistra, nel 2006, ad individuare quelle 5 aree del XIII Municipio, assieme a tante altre di Roma, per l'avvio di indagini archeologiche finalizzate alla loro destinazione a Piani di Zona ex legge 167. E' utile ricordare che su quella delibera, approvata dal consiglio comunale di Roma, ci fu il concorso costruttivo anche da parte dei consiglieri comunali di centrodestra, che infatti non votarono contro quelle ipotesi di localizzazione.

E ho infine ricordato che nel 2007, durante la mia Presidenza, il consiglio del XIII Municipio votò un documento che vincolava un parere positivo a quella ipotesi a condizione che venissero rispettate le seguenti prescrizioni:
- riduzione di cubatura residenziale su quelle aree;
- realizzazione preventiva di un adeguato sistema della viabilità;
- realizzazione di servizi, in particolare asili nido e scuole materne;
- realizzazione di un Presidio fisso delle forze dell'Ordine all'Infernetto (ad es. una caserma dei carabinieri), così come richiesto da una petizione con oltre 10mila firme raccolte dai cittadini;
- destinazione di una quota rilevante degli alloggi realizzati alle famiglie in difficoltà, alle giovani coppie e a cooperative di rappresentanti delle forze dell'ordine.

Oggi, a distanza di più di due anni, la giunta Alemanno riprende quel piano - che nel frattempo E' SCADUTO E NON PIU' ATTUABILE - e lo ripropone con MODIFICHE PEGGIORATIVE (e anche su questo punto non ci possono essere smentite) in quanto:
- AUMENTA le cubature con VARIANTI DI DENSIFICAZIONE ABITATIVA (sulle delibere di alemanno c'è scritto proprio così);
- REALIZZA tale densificazione attraverso un innalzamento dei piani delle costruzioni (da 3 fino a 5, in pratica dando il via libera alla costruzione di vere e proprie palazzine in quartieri che non prevedono quella tipologia edilizia)
- NON PREVEDE alcun investimento su VIABILITA' e SERVIZI;
- IGNORA la richiesta del consiglio municipale del 2007 di realizzare la caserma dei carabinieri;
- RIDUCE fino quasi ad azzerarla la quota di alloggi in "edilizia sovvenzionata" (che nello schema del 2006 rappresentava il 30% del totale degli alloggi): questo significa che quasi tutti gli alloggi realizzati saranno messi in vendita, e che l'anima sociale della manovra urbanistica (affitti a canone concordato, sostegno alle famiglie più bisognose) ne esce fortemente ridimensionata.
- NON PREVEDE risorse economiche per gli espropri delle aree (private) dove si è deciso di costruire; i proprietari verranno "ricompensati" con altre CUBATURE sia residenziali che commerciali. Non male per terreni dove secondo il PRG non si poteva costruire!

Questi sono i fatti.

E questo è quello che tra poche settimane voterà il consiglio comunale di Roma, nonostante il parere contrario espresso alcuni giorni fa dal consiglio del XIII municipio.

Rispetto a questi fatti, e rispetto alle cose precise che ho riassunto - riprese oggi sia dal Giornale di Ostia che dal Messaggero -, resto stupito dalla sequela di "insulti" e di reazioni scomposte di alcuni esponenti locali della destra, che voglio comunque riassumere:

- il Presidente Vizzani (giornale di ostia di oggi) dice che ho avuto "un corto circuito celebrale", che "non rappresento il Pd" (che avrebbe votato a favore delle densificazioni). Peccato che nel merito di quanto ho affermato in modo circostanziato, Vizzani non dica nulla, e non risponda neanche alla mia proposta di mobilitazione unitaria nei confronti del Comune di Roma.

- il consigliere Rasi (messaggero di oggi) la butta in politica, affermando la sua contrarietà "ad una colata di cemento impostaci dall'alto e decisa sulla carta dalla precedente amministrazione di sinistra" (!!). Anche lui non risponde alla proposta (concreta) di mobilitazione unitaria che ho avanzato. Tanto la colpa è sempre della sinistra (sigh).

- il consigliere Pannacci definisce (su fb) PATETICHE le mie affermazioni e il consigliere Salvemme (sempre su fb) mi invita a tacere per evitare brutte figure. Alla mia proposta però continua a non rispondere nessuno.

Nonostante tutto, credo sia giusto insistere.

Il Sindaco di Roma più di un anno fa è venuto ad Ostia a promettere una nuova delibera sul decentramento per il nostro territorio. Ha affermato solennemente, di fronte a tutta la nostra città, ai politici, agli imprenditori, ai comitati e alle associazioni, che non ci sarebbero più state decisioni calate dall'alto che avrebbero penalizzato il nostro territorio.

Invece, il decentramento non è ancora arrivato, mentre il 7 ottobre la Giunta Alemanno "resuscita" delibere ormai scadute, e propone VARIANTI DI DENSIFICAZIONE ABITATIVA su aree private di Infernetto e Acilia-Madonnetta. Ripeto, aumentando le cubature che ipotizzava per quelle aree l'amministrazione precedente, non prevedendo servizi e infrastrutture a supporto delle nuove residenze, e ignorando completamente le prescrizioni che nel 2007 il consiglio municipale aveva proposto per rendere sostenibile quell'ipotesi.

Francamente, non m'importa di fare la gara con i colleghi del Pdl a chi è più bravo a difendere il nostro territorio, lascio volentieri a loro questo primato. M'importa molto di più capire cosa si intenda fare, tutti insieme, per evitare che tra poche settimane il consiglio comunale di Roma approvi definitivamente questa manovra urbanistica, che tutti dicono di non volere.

Ho avanzato delle proposte, ho chiesto formalmente in commissione urbanistica che venga inviata una copia della proposta di Alemanno a tutte le associazioni e a tutti i comitati del XIII Municipio, mi sono reso disponibile a fare la mia parte per promuovere una mobilitazione civica, "senza bandiere", di tutto il territorio, per chiedere al Sindaco di Roma di ritirare una delibera sbagliata.

Sto ancora aspettando delle risposte.