Lo scorso 7 ottobre la Giunta Alemanno ha approvato un pacchetto di delibere in materia urbanistica che interessano molto da vicino il nostro territorio.

Si tratta della prima rilevante manovra urbanistica della nuova amministrazione, che ha proposto la realizzazione nel Municipio Roma XIII di circa 170 mila metri cubi di nuove edificazioni, di cui il 95% di tipo residenziale, per complessive 2055 nuove stanze, in 5 aree individuate tra Infernetto, Acilia-Madonnetta e Dragoncello.

A fronte di queste nuove edificazioni, quasi tutte su aree private (l'unico terreno pubblico è quello di Dragoncello) e con varianti al Piano Regolatore, nulla è stato previsto dalla Giunta Alemanno in materia di viabilità e di servizi pubblici (es. scuole).

Vale la pena, nonostante il silenzio dei principali organi di informazione, dare quelche notizia in più su questa manovra urbanistica, che rischia di essere definitivamente approvata dal consiglio comunale di Roma senza che ai cittadini del nostro territorio sia stata data la possibilità di esserne informati e di poter dire la loro opinione.

Complessivamente, la Giunta Alemanno propone VARIANTI DI DENSIFICAZIONE ABITATIVA su 32 aree di Roma, di cui 5 nel XIII Municipio, per realizzare altrettanti Piani di Zona ex legge 167 (edilizia residenziale pubblica) per complessive 22.414 stanze (di cui 2055 nel ns territorio).

Questo il dettaglio della manovra per quanto riguarda il XIII Municipio:

1) Piano B65 INFERNETTO OVEST: trattasi di area privata adiacente alla Caserma della Guardia di Finanza, previsione di 44 mila metri cubi di nuove edificazioni, per complessive 552 stanze; previsione di nuova viabilità: nessuna; previsione di nuove scuole o servizi pubblici: nessuna.

2) Piano B60 INFERNETTO NORD: area privata tra la Cristoforo Colombo e Via Torcegno, adiacente al supermercato Elite. Previsione di 36.500 metri cubi per complessive 432 stanze; previsione di nuova viabilità: nessuna; previsione di nuove scuole o servizi pubblici: nessuna.

3) Piano B66 INFERNETTO EST: area privata su Via Salorno. Previsione di 59 mila metri cubi di nuove edificazioni, per complessive 707 stanze; previsione di nuova viabilità: nessuna; previsione di nuove scuole o servizi pubblici: nessuna.

4) Piano B57 ACILIA MADONNETTA; area privata su Via dei Pescatori, all'altezza di Casal Palocco. Previsione di 27mila mc di nuove edificazioni (336 stanze); previsione di nuova viabilità: nessuna; previsione di nuove scuole o servizi pubblici: nessuna.

5) Piano A10 DRAGONCELLO, area pubblica, previste 32 nuove stanze.

Qualcuno proverà a dire che questa manovra urbanistica viene da lontano e che già l'amministrazione Veltroni aveva individuato queste aree per la realizzazione di Piani ex legge 167.

E' vero, queste aree furono individuate da una delibera di consiglio comunale del 2006 per essere "sottoposte ad accertamento di compatibilità con la tutela dei valori storici, architettonici e archeologici".

Peraltro, la Giunta Alemanno introduce delle novità rilevanti e sostanziali, che rendono più pesante la situazione per quanto riguarda il nostro territorio. Vediamo quali:

- in primo luogo si procede ad una densificazione urbanistica, in pratica si aumentano le cubature previste su ogni singola area, elevando i piani delle costruzioni (da 3 a 4 o 5, in contesti urbani che, come l'Infernetto, hanno altre tipologie edilizie). Il Comitato Entroterra XIII ha calcolato questa densificazione nella misura del 20%, con un aumento di cubature che fa saltare tutti gli standard urbanistici nei quartieri interessati dalla manovra.

- in secondo luogo, come ho già detto in precedenza, non c'è alcuna previsione di servizi pubblici come le scuole o di nuova viabilità. Queste edificazioni saranno per il 95% di tipo residenziale, per il 5% commerciale ed uffici. Il peso per il nostro territorio, e in particolare per il quartiere Infernetto, già oggi al collasso, rischia di essere insostenibile.

- non sono previste risorse per l'esproprio delle aree private. I proprietari dei terreni dove verranno costruite le palazzine, saranno "ricompensati" con nuove cubature. Non male per aree dove il PRG non prevedeva nuove edificazioni.

- è praticamente scomparsa l'edilizia sovvenzionata (originariamente prevista per il 30% del totale): si riducono così le possibilità di destinare le nuove case ai soggetti più deboli e più bisognosi. La quasi totalità dei nuovi alloggi saranno destinati alla vendita e non all'affitto a canone concordato.

- infine, non sono stati accolti gli emendamenti che il centrosinistra del XIII municipio aveva formulato nel 2007, relativi ad una RIDUZIONE DELLE CUBATURE (la Giunta Alemanno al contrario le AUMENTA), al rispetto delle tipologie edilizie presenti nei quertieri interessati (la Giunta Alemanno al contrario da il via libera alla costruzione di PALAZZINE di 4 o 5 piani), alla previsione di adeguati interventi sulla viabilità e sull'edilizia scolastica (niente di niente), alla realizzazione all'Infernetto di un Presidio fisso delle Forze dell'Ordine (anche questa richiesta è stata colpevolmente ignorata) e infine alla destinazione di una parte dei nuovi alloggi a giovani coppie e a cooperative di appartenenti alle forze dell'ordine (altro emendamento ignorato).

Insomma, la Giunta Alemanno predica bene e razzola male. Non solo sono rimaste lettera morta le promesse della campagna elettorale relative agli indispensabili interventi su una viabilità al collasso nel nostro Municipio, sul decentramento, sull'edilizia scolastica... Sta per arrivare una nuova colata di cemento sul nostro territorio, e l'importante è che i cittadini non lo sappiano.

Già, perchè l'aspetto più inquietante di tutta questa vicenda è proprio il silenzio che la ammanta.

Dal 7 ottobre scorso, data in cui la Giunta Alemanno ha approvato questo pacchetto di delibere, ci sono stati solo un paio di articoli di giornali locali.

Il XIII Municipio, che giovedì scorso ha (vivaddio) espresso un parere contrario alla proposta della Giunta Alemanno (ma si tratta di un parere non vincolante, alla faccia delle promesse sul decentramento), non ha interesse a cercare lo scontro con il Campidoglio per difendere fino in fondo le prerogative del nostro territorio: altrimenti non si spiegherebbe la ragione per la quale lunedì scorso è stata bocciata dalla commissione urbanistica la mia proposta di trasmettere le delibere della Giunta Alemanno a tutti i comitati di quartiere del XIII Municipio, per dare modo ai cittadini di essere informati su questa vicenda e prendere posizione. Della serie: "siamo contrari, ma non facciamolo sapere in giro".

Ed ora? La palla sta di nuovo al consiglio comunale di Roma, che nelle prossime settimane dovrà approvare definitivamente questa manovra urbanistica.

Ho scritto questa nota perchè bisogna rompere il muro del silenzio e della disinformazione su questa vicenda.

Senza una mobilitazione di tutta la città, dei comitati e delle associazioni, il Campidoglio darà il via libera definitivo a questa nuova colata di cemento in deroga al Piano Regolatore. 170mila metri cubi che non serviranno neanche a dare una casa alle famiglie più bisognose del nostro territorio. Un ennessimo schiaffo che colpirà un territorio che è già soffocato dallo smog e dal cemento.

Credo che ci siano oggi le condizioni per promuovere su questo tema così delicato una mobilitazione cittadina trasversale, senza vincolo di schieramento politico, unicamente finalizzata a difendere le ragioni di un Municipio che ha già dato dal punto di vista del cemento e delle edificazioni senza servizi.

Abbiamo poco tempo davanti a noi, ma se la politica vuole recuperare credibilità di fronte agli elettori, ha il dovere di misurarsi con una domanda fondamentale, che è quella della partecipazione democratica dei cittadini alle scelte che riguardano il futuro della città e dei propri quartieri.

A mio avviso, su questa prima grande manovra urbanistica dell'era Alemanno, e sui comportamenti concreti che saprà assumere la politica locale, sia di maggioranza che di opposizione (al di là dei pareri non vincolanti votati dal consiglio municipale), si misurerà gran parte della nostra credibilità.