Alla c.a. del Presidente Paolo Orneli

 

Per c.c. all’Assessore Roberto Morassut

 

 

A seguito dell’incontro tenutosi il 6 Novembre 2006 presso il XIII Municipio Stanza del Presidente Paolo Orneli, alle 17.15, presenti

 

Ernesto Gilardi         Comitato di Quartiere Infernetto

Andrea Schiavone         Comitato di Quartiere Colombia

Andrea Antonelli         Consorzio Il Macchione

Rina Rovo            Consorzio Ponte Olivella

Antonio Fonzi         Consorzio La Luigina

 

il Presidente Paolo Orneli, Laura Rossin (staff) e Architetti del Comune di Roma,

avente per oggetto  Riunione consultiva per il progetto del nuovo Centro Commerciale di Via Canale della Lingua

 

il CdQ Infernetto e il CdQ Colombia esprimono il loro disappunto e la loro perplessità in merito al documento consegnato alle parti dal titolo “Città di Roma – Provincia di Roma – Studio di fattibilità per la riorganizzazione viabilistica del comparto Via Colombo – Via Canale della Lingua” Ottobre 2006, ritenendo le informazioni in esso contenute assolutamente insufficienti, non solo per quello che concerne l’impatto viabilistico.

La relazione inoltre presenta, oltre ad omissioni, anche gravi errori di rilevazione e di metodo. Rimaniamo a disposizione per spiegare e dettagliare, ove fosse necessario, le nostre osservazioni. 

Non avendo nessun preconcetto nei confronti dell’apertura di un Centro Commerciale in zona Infernetto e volendo essere propositivi, qui di seguito elenchiamo le informazioni considerate imprescindibili per poter valutare la natura del progetto e poter quindi fare eventuali contro deduzioni.

In caso contrario il CdQ Infernetto e il CdQ Colombia non intendono appoggiare una simile ipotesi progettuale che verrà pertanto contrastata.

Rimanendo in attesa di ricevere debito riscontro, cogliamo l’occasione per porgere i nostri migliori saluti.

 

 

 

 

 

Adriana Bordoni

Presidente

CdQ Infernetto

Dr. Ing. Andrea Schiavone

Presidente

CdQ Colombia

 

 

Roma, 10 Novembre 2006

 

 

 

 

Oggetto

 

Il presente documento indica quali sono le informazioni basilari che il CdQ Infernetto e il CdQ Colombia vogliono avere circa la bozza di  progetto del Nuovo Centro Commerciale in località Canale della Lingua, Infernetto.

 

Riferimenti generali

 

 

Presupposti urbanistici

 

La conoscenza della specifica previsione commerciale con l’individuazione delle distinte categorie delle strutture di vendita, costituisce condizione necessaria per il consenso. La generica previsione commerciale, senza specificazione della tipologia distributiva non sarà ammessa.

 

 

 

Il rapporto di impatto – Elementi costitutivi

 

Elaborati

 

Il Rapporto di impatto, che dovrà essere protocollato e indicante tutti gli estremi della società che ha effettuato il Rapporto, gli Studi o Società che hanno collaborato alla raccolta delle informazioni e l’Ente o Società che ha commissionato lo studio di fattibilità , dovrà essere costituito  da atti ed elaborati idonei a fornire una descrizione dettagliata delle opere edilizie, infrastrutturali e complementari dell’insediamento commerciale, da una relazione illustrativa e da materiale fotografico e grafico atto a fornire una completa rappresentazione dello stato dei luoghi e delle trasformazioni indotte dalla realizzazione dell’intervento progettuale.

 

Il rapporto di impatto dovrà essere redatto e sottoscritto da soggetti e tecnici abilitati nelle discipline oggetto dello  studio.

La qualificazione dei soggetti professionali non attestata dall’iscrizione in appositi ordini o albi, sarà documentata con idoneo curriculum professionale da allegare allo studio.

 

Contenuti del Rapporto di impatto

 

Il Rapporto di impatto è finalizzato a fornire tutti i riferimenti conoscitivi necessari per la valutazione. E’ articolato in sezioni corrispondenti alle tre componenti di valutazione da effettuare:

 

-         commerciale

-         urbanistico- territoriale 

-         ambientale

 

Per ogni sezione il rapporto dovrà essere articolato in:

 

-         quadro di riferimento programmatico

-         quadro di riferimento progettuale

-         descrizione dell’impatto

 

 

 

Il Rapporto dovrà specificare:

 

-         la coerenza dell'iniziativa con gli obiettivi dell’ambito territoriale commerciale in cui si colloca

-         il rispetto delle norme vigenti e le iniziative per il migliore inserimento nel contesto di riferimento;

-         la sussistenza di specifici atti di intesa assunti da Enti pubblici, di rilievo per l’intervento previsto.

 

Lo studio dovrà rappresentare secondo idonei criteri descrittivi, analitici e previsionali, l’analisi delle peculiarità del contesto interessato dal progetto; come il progetto si inserisce in tale contesto  e con quali ricadute commerciali, territoriali e ambientali; le  misure di mitigazione e di compensazione idonee a rendere compatibili gli impatti generati; eventuali contributi forniti dal progetto per migliorare situazioni di criticità economica ed occupazionale, e di degrado territoriale e ambientale se esistenti.

 

Ove il nuovo centro commerciale sia ricompreso in un complesso insediativo polifunzionale o integrato, le analisi dovranno essere condotte con riferimento all’impatto generato dall’intero complesso.

 

 

1. Compatibilità commerciale

 

 1.1 Quadro di riferimento programmatico

 

Il Rapporto dovrà illustrare il contenuto degli atti di programmazione regionale provinciale e comunale in materia di commercio.

 

 

 

  1.2. Quadro di riferimento progettuale

 

Il Rapporto dovrà indicare i termini nei quali l’intervento proposto:

 

-      contribuisce alla qualificazione del sistema economico e commerciale locale, promuove la qualità dei servizi da rendere al consumatore con attenzione alla funzionalità complessiva della rete commerciale ed all’idonea distribuzione sul territorio;

-      concorre al conseguimento di obiettivi di riqualificazione urbana o di sviluppo generale, con riferimento all’ambito territoriale di appartenenza;

-      sviluppa sinergie positive con altri settori anche avviando forme sperimentali e innovative;

-      incrementa l’occupazione nel contesto economico locale;

-      presenta coerenza  con altri programmi regionali riferiti all’area economica;

-      partecipa all’attuazione di accordi di filiera per la valorizzazione dei prodotti tipici locali e/o per la tracciabilità dei prodotti alimentari.

 

A) Caratteristiche del punto di vendita. Il rapporto deve indicare:

-         la superficie di vendita;

-         la merceologia (alimentare o extra alimentare); in caso di prodotti extra alimentari dovrà essere specificata l’appartenenza ad uno dei seguenti gruppi:

-      elettronica, audio, video ed elettrodomestici

-      abbigliamento, scarpe e accessori

-      sport, tempo libero, bricolage, libri;

-      mobili, casa e accessori di arredo

-      altro (da precisare)

-         il numero di addetti che opereranno nel punto di vendita;

-         eventuali altri elementi progettuali utili per l’analisi dell’impatto commerciale.

 

B) Bacino gravitazionale.  Va valutato il bacino di gravitazione commerciale del punto di vendita, che costituisce il riferimento territoriale in relazione al quale operare la valutazione degli effetti dell’impatto socio-economico, con riguardo alla struttura della domanda ed a quella dell’offerta commerciale.

Il predetto bacino dovrà essere delimitato dalla curva gravitazionale corrispondente sul territorio al tempo di percorrenza massimo per raggiungere la struttura commerciale in autovettura privata e dovrà essere definito tenendo conto della tipologia, del settore merceologico e della superficie di vendita dell’insediamento richiesto.

 

Il bacino di gravitazione commerciale dovrà essere individuato sulla base di curve isocrone, in funzione delle variabili:

-         tipologia dell’intervento e  dimensione della superficie di vendita e dell’insediamento nel suo complesso

-         settore merceologico prevalente

 

 

C) Stima del fatturato attratto. Va indicato il volume di spesa che si prevede venga attratto dalla nuova iniziativa nel bacino di gravitazione commerciale.

 

D)   Disponibilità di altri punti di vendita (o centri commerciali) nell’area di gravitazione.

 

 

1.3 Descrizione dell’impatto commerciale

 

 Il Rapporto dovrà fornire elementi di supporto alla valutazione relativamente a:

 

-         congruenza con gli obiettivi specifici per ambito territoriale e di presenza e sviluppo previsti dal NPRG;

-         ricadute occupazionali del nuovo punto di vendita;

-         impatto sulla rete di vicinato e delle medie strutture;

-         congruenza del taglio dimensionale del nuovo punto di vendita rispetto al contesto territoriale e commerciale.

 

La verifica andrà effettuata relativamente al complesso degli esercizi commerciali previsti nel Centro.

 

Circa la valutazione del saldo netto occupazionale che l'iniziativa commerciale presumibilmente determinerà dovranno essere forniti elementi con riguardo agli effetti diretti positivi –come ad esempio i nuovi posti di lavoro- gli effetti diretti negativi- ad esempio i posti di lavoro persi da altri esercizi commerciali.

 

 

2. Compatibilità Urbanistico-Territoriale

 

2.1 Quadro di riferimento programmatico

 

Questa sezione del Rapporto dovrà fornire gli elementi conoscitivi sulle relazioni tra l’opera progettata e gli atti di pianificazione e programmazione di rilievo urbanistico territoriale. In particolare dovrà indicare, anche con idonei elaborati cartografici e fotografici:

a)     le disposizioni del NPRG e degli altri atti di pianificazione e programmazione di livello regionale in rapporto alla previsione del nuovo centro commerciale;

b)     le disposizioni urbanistiche nonché quelle eventuali contenute in piani sovraordinati al Nuovo Piano Regolatore Generale ed immediatamente operanti (come ad esempio se esistono: Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale; Piano Territoriale di Coordinamento del Parco Regionale; Piano di Assetto Idrogeologico);

c)      le disposizioni dell’eventuale Piano Particolareggiato;

d)     le previsioni di piani di settore di rilievo territoriale;

e)     gli obiettivi di sviluppo/di tutela/di riqualificazione dell’ambito territoriale commerciale di appartenenza individuati dal Nuovo PRG

 

 

2.2                        Quadro di riferimento progettuale

 

Il Rapporto dovrà descrivere le scelte progettuali del nuovo insediamento commerciale e il loro inserimento nel contesto territoriale di riferimento: l’inserimento territoriale del progetto in raccordo alle indicazioni di piani e programmi; la struttura della mobilità con riferimento alle persone e alle merci; e conseguenti eventuali effetti di ripolarizzazione indotti dall’intervento; l’inserimento urbanistico; l’integrazione funzionale; la dotazione di servizi dal punto di vista qualitativo e quantitativo; la realizzazione di opere di arredo e di verde.

 

In particolare dovranno essere fornite le seguenti indicazioni:

 

A)    dimensione dell’intervento: superficie territoriale dell’area interessata dall’intervento; superficie coperta; superficie lorda di pavimento; standard, con specifica delle aree a parcheggio e a verde pubblico; volume complessivo e altezze; specificazione circa la collocazione in area urbana o extraurbana.

B)    localizzazione dell’intervento: presentazione dello stato preesistente del sito su cui sarà ubicato il nuovo centro commerciale; analisi estesa a un conveniente intorno, del contesto urbanistico in cui si situa il nuovo punto di vendita, con l’evidenziazione –in particolare- dei rapporti con le strutture commerciali esistenti, con le aree per servizi pubblici;

C)    rete di accesso, con riferimento alle diverse articolazioni della rete viabilistica e alle reti di trasporto pubblico e documentazione del traffico esistente come più sotto specificato;

D)   presenza di strutture, impianti, infrastrutture, siti in prossimità dell’area di intervento, che necessitano di particolari condizioni di tutela o salvaguardia;

E)    presenza di eventuali aziende a rischio di incidenti rilevanti, indicazione di tali aziende e degli scenari incidentali coinvolgenti aree esterne agli stabilimenti.

F)     Oltre ai riferimenti georeferenziali e alla verifica dell’adeguamento al Nuovo PRG, dovrà essere specificato il bacino di utenza con riferimento ai principali centri insediativi interessati o comunque gravitanti, dimensione demografica degli stessi, popolazione complessiva interessata (minima-massima), eventuale sovrapposizione o conflittualità con altre realtà commerciali in essere.

 

 

2.3                       Descrizione dell’impatto urbanistico-territoriale

 

Il Rapporto dovrà indicare gli elementi di impatto sulla situazione territoriale esistente in rapporto agli obiettivi di decongestione del traffico.

 

Con riferimento alla analisi della rete di accesso, si precisa che il  rapporto di impatto dovrà fornire elementi in ordine a:

a)     la qualità dell'accessibilità da parte delle persone (addetti e utenza) e delle merci (con particolare riferimento agli aspetti logistici), attraverso la stima della qualità della circolazione (tempi di attesa, accodamenti, rapporto flusso/capacità sulla rete);

b)     le soluzioni progettuali che rendono compatibile l'insediamento commerciale, attraverso il contenimento ed il controllo di esternalità negative;

c)      l’idonea dotazione di aree a parcheggio, specificando la dotazione minima di parcheggi pertinenziali di uso comune al servizio esclusivo dell’insediamento e la loro organizzazione in modo da essere accessibili liberamente e gratuitamente dai clienti stessi;  la dotazione minima di parcheggi pertinenziali di uso esclusivo per i dipendenti; la dotazione di posti per motocicli e biciclette e di aree per il carico e lo scarico delle merci;

d)     l’impatto del cantiere nella fase di realizzazione dell’opera (fasi e tempi; movimento di mezzi pesanti; le fonti di approvvigionamento dei materiali)

 

Relativamente all’impatto sul traffico si deve rappresentare e confrontare lo scenario di riferimento e lo scenario ad opera realizzata, esplicitando sulla viabilità primaria e secondaria interessata dall’intervento in corrispondenza delle ore di punta:

-         i valori dei carichi sui principali elementi infrastrutturali  (archi, nodi e accessi) che saranno interessati dall’indotto veicolare generato/attratto dall’intervento commerciale;

-         dati sulla distribuzione delle manovre veicolari  (Origine/Destinazione) alle intersezioni;

-         i risultati delle simulazioni effettuate circa la capacità di gestione dei flussi da parte dei principali elementi infrastrutturali.

 

Tutte le analisi di traffico devono essere supportate da:

 

dati di traffico aggiornati in relazione ai principali assi e nodi che saranno interessati dall’indotto veicolare generato/attratto dall’intervento commerciale (dati che tengano conto anche dell’aumento previsto di nuovi insediamenti abitativi lungo l’asse della C. Colombo); conteggi dei flussi veicolari tramite rilevazioni continue appositamente realizzati. In caso di nuovi rilievi questi devono essere effettuati nei periodi dell’anno di maggiore criticità (vedi periodo estivo da Maggio a Settembre, Pasqua, Natale e nel periodo dei saldi) e per ciascuna sezione di conteggio devono essere disaggregati per: direzione di marcia; fascia oraria; tipologia di veicoli –autovetture, mezzi pesanti e autobus; O/D alle intersezioni. Devono inoltre essere indicati gli strumenti utilizzati per il conteggio e il loro posizionamento; Per la determinazione del traffico effettivo se non si disponesse di dati ufficiali dall’Ente proprietario della C. Colombo sarà indispensabile procedere alla rilevazione diretta sotto la direzione di tecnici abilitati e sottoscritti dall’Ente. In ogni caso i dati ufficiali dovranno essere aggiornati con l’indice di incremento fisiologico del traffico ordinario. E’ fondamentale vedere la dimostrazione di ammissibilità degli accessi sulla viabilità principale (direttamente o tramite viabilità secondaria o di servizio), in relazione alla capacità teorica di questa, dei livelli di congestione esistenti e dei margini di capacità residua se esistono. Inoltre si richiede uno studio, analisi ed idonea rappresentazione dell’impatto sulla circolazione in funzione delle soluzioni adottate e delle prevedibili frequenze di rotazione della sosta, eseguiti –secondo i principi della teoria e tecnica della circolazione- con modelli di assegnazione, simulazione dei flussi, calcolo delle curve del deflusso e relativa previsione di livelli di servizio, tempi di attesa e lunghezza delle eventuali code. Studio, analisi e verifica funzionale dettagliata dei nodi e delle intersezioni esistenti e previste verificati come prima descritto. Nel caso di intersezioni semaforizzate dovranno essere rappresentati ed ottimizzati i cicli e le fasi semaforiche, nonché formulate eventuali proposte di adeguamento dell’impianto. Si vogliono inoltre conoscere i TEMPI DI ESECUZIONE dei lavori e la proprietà delle strade secondarie.

 

Si richiede anche l’offerta di trasporto, cioè un quadro d’insieme in scala, la planimetria isoscalare con lo strumento urbanistico generale dell’area interessata dall’intervento, con rappresentazione della viabilità di avvicinamento e dei relativi nodi entro un raggio di ALMENO 1 km. Capacità e frequenza durante il corso della giornata e della settimana, dell’eventuale sistema di trasporto collettivo che serve l’area e stima del possibile livello di soddisfacimento della richiesta generata dal Centro Commerciale.

 

 

3 Compatibilità Ambientale

 

 3.1 Quadro di riferimento programmatico

 

Dovrà rappresentare i riferimenti essenziali contenuti nella legislazione di settore e negli atti di programmazione regionale e locale in materia di ambiente e di paesaggio.

In particolare dovrà rappresentare le indicazioni di:

 

-         Piano Territoriale Paesistico Regionale, con i contenuti paesistici del Piano Territoriale  di Coordinamento Provinciale (qualora vigente o adottato) e con i contenuti paesistici del Nuovo Piano Regolatore Generale.

-         Obiettivi dell’ambito territoriale di appartenenza, e Obiettivi strategici di rilievo ambientale del Programma, tra questi si vuole conoscere:

 

a)  emissioni in atmosfera, regime dei prelievi idrici e degli scarichi, impatti acustici, impatti luminosi, trattamento dei rifiuti, produzione/difesa dalle onde elettromagnetiche;

b)  contenimento dei consumi energetici;

c)   riqualificazione di aree degradate e/o dismesse e bonifica di siti inquinati se esistenti.

d)  La zona dove il Centro sorgerebbe è una zona “bassa”, con un’altezza sul livello del mare di circa 1-2 metri. Pertanto la falda acquifera è poco profonda. Poiché scavando (sia per le fondamenta sia per un piano interrato di cui si vogliono conoscere l’esistenza) si trova subito l’acqua, ci sarebbe la necessità di abbassare la falda con l’utilizzo di motopompe. La falda acquifera interessa tutta la zona che va da Castel Porziano al mare e il suo abbassamento la riguarderebbe per intero. Si vuole quindi sapere cosa succederà alla falda acquifera. Se Viene a mancare la spinta “idrostatica” che si oppone al peso delle costruzioni, la prima a risentirne sarebbe la Luigina, che sorgendo su un terreno alluvionale, vedrebbe le case abbassarsi più o meno lentamente. Le vibrazioni provocate dai camion del cantiere prima e del traffico veicolare dopo, non farebbero che “amplificare” l’effetto sprofondamento. L’abbassamento della falda riguarderebbe anche la riserva di Castel Porziano e la Pineta a ridosso del mare; per quest’ultima ci sarebbe una ulteriore “penetrazione” del cosiddetto cuneo salino, in pratica si seccherebbero un bel po' di piante. Chiaramente anche all’Infernetto molto pozzi si seccherebbero. Questo fenomeno che è già avvenuto in occasione della realizzazione delle fogne proprio alla Luigina nei primi anni ’80 NON DEVE RIPETERSI. In quella occasione le pompe lavorarono settimane intere continuativamente per abbassare la falda e poter posare i tubi. Molti pozzi dell’Infernetto rimasero a secco ed in una fascia tra Via Dobbiamo e Via Torcegno la falda è sparita del tutto per non più ripristinarsi.

 

 

3.2  Quadro di riferimento ambientale e paesistico

 

Il Rapporto dovrà rappresentare in particolare le peculiarità dell’ambiente interessato dal progetto e le analisi e le valutazioni che hanno portato alla individuazione della sensibilità del sito e quindi l’incidenza del progetto proposto.

 

In particolare si vuole la:

 

-         definizione dell’ambito territoriale entro cui possono manifestarsi effetti significativi (con particolare riferimento alle emissioni nell’atmosfera, e alle emissioni acustiche e luminose, ai problemi della falda);

-         descrizione dei sistemi ambientali e paesistici interessati, e messa in evidenza dell’eventuale criticità degli equilibri esistenti e delle situazioni di degrado fisico;

-         individuazione delle aree, delle componenti e dei fattori ambientali e delle relazioni tra essi esistenti che manifestano un carattere di eventuale criticità, al fine di evidenziare gli approfondimenti di indagine necessari;

-         documentazione dei livelli di qualità preesistenti all’intervento per ciascuna componente ambientale interessata e gli eventuali fenomeni di degrado delle risorse in atto. In particolare dovranno essere indicati: lo stato attuale del traffico e della qualità dell’aria tramite il monitoraggio dei volumi o flussi orari del traffico veicolare e dei maggiori inquinanti dell’aria, utilizzando anche dati rilevati dai soggetti competenti (ARPA, Provincia, ecc.); la stima delle emissioni acustiche delle infrastrutture stradali esistenti senza opere in progetto;

-         descrizione del contesto paesistico in cui l’opera si colloca con particolare riferimento alle previsioni microurbanistiche del Nuovo Piano Regolatore Generale.

 

 

3.3           Quadro di riferimento progettuale

 

a)                      Il Rapporto dovrà specificare le scelte progettuali assunte in relazione alle condizioni ambientali del contesto di riferimento

b)                     Descrizione dell’impatto ambientale – Vengono qui sotto illustrate le principali componenti di impatto generate dal nuovo punto di vendita sotto il profilo ambientale e paesistico nonché le condizioni di compatibilità delle emissioni indicate dalla legislazione di settore con specifico riferimento agli impatti:

 

-                   atmosferico

-                   acustico

-                   luminoso

-                   paesistico

-                   idrico

 

Dovranno essere fornite le indicazioni circa il carico delle emissioni ad opera realizzata e gli interventi previsti per il loro contenimento, sia per  la fase di cantiere che per quella di gestione, dimostrandone il rispetto dei valori limite e l’utilizzo delle tecnologie e delle modalità a minore impatto nonché le opere di mitigazione e compensazione realizzate.

Nell’esame paesistico andranno in particolare considerati: il rispetto degli elementi architettonici caratteristici, sotto il profilo tipologico, materico e cromatico,  l'interramento eventuale dei parcheggi, la messa dimora di alberature e di altre essenze con effetto di barriera al traffico ed al rumore e come schermo visivo, la realizzazione di opere di arredo urbano, il contenimento dell’impatto luminoso e visivo delle insegne.